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Immagine del redattoreAnna Prisco

.... Ecco cosa succede quando .....

quando chiedi ai tuoi iscritti del gruppo di inviare le loro storie personali e si fidano! Oggi è la volta di Matteo che ci racconta come la casualità, il fato e la speranza hanno inciso nella scelta di vivere a Paros.

Buongiorno Anna,

Tutto è iniziato ben 11 anni fa quando per la prima volta insieme, io e Paolo mio marito, abbiamo deciso di trascorrere la nostra prima vacanza estiva in Grecia. Per me era la prima volta sul suolo ellenico, Paolo invece conosceva molto bene la Grecia; decidiamo quindi di iniziare ad esplorare le Cicladi. Già dal primo anno capitiamo quasi per caso a Paros; ci convinceva come isola perché aveva la giusta dimensione, era ricca di natura, mare, collina, montagna e per le immancabili casette bianche con imposte azzurre. Negli anni Paros è sempre stata presente nelle nostre mete “greche” come porto sicuro in cui approdare prima del ritorno alla caotica realtà di Milano. Durante l’estate del 2016 qualcosa succede e grazie ad un amico italiano che frequenta da molti anni l’isola, ci viene presentata Stella Afendakis, colei che in parte ha permesso la realizzazione del nostro sogno ovvero quello di poterci ritagliare un piccolo pezzettino di paradiso nella meravigliosa Paros. Stella Afendaki, che oggi si occupa di real estate, durante quella nostra vacanza, in amicizia, ci aiuta a contattare agenzie immobiliari, privati, conoscenti e chi più ne ha più ne metta, per cercare una piccola proprietà in un villaggio tradizionale. Grazie a lei, l’ultima sera delle nostre vacanza del settembre 2016, capitiamo a Prodromos quasi per caso o meglio perché lì a suo dire c’era un taverna in cui si mangiava proprio bene, cibo tradizionale, come fatto in casa dalla mamma. Ci fidiamo! Erano circa le 21:00 quella sera e prima di sederci a tavola decidiamo di visitare il villaggio; rimaniamo subito colpiti dalla maestosa entrata di Prodromos, una meravigliosa arcata costituita da due differenti chiese poste rispettivamente una a destra e una a sinistra, come a voler creare un’immaginaria muraglia medievale. La passeggiata nel villaggio ci fa subito comprendere quanto la comunità di Prodromos fosse viva, unita e soprattutto amichevole con lo “xenos” ovvero lo straniero; veniamo trattenuti più volte dalle signore del villaggio (in primis Popi) che, sedute sulle panche in pietra poste fuori dalle loro abitazioni, oltre a salutarci amichevolmente, ci offrono biscotti preparati in casa, ci invitano a sederci, ad entrare, perché in fondo italiani e greci sono molto simili ci dicevano, “una faccia, una razza” ripetevano forse per farci sentire più vicini a loro. Stella tra una chiacchiera e l’altra cerca di capire se nel villaggio ci fossero state proprietà in vendita ma niente da fare, sembrava proprio che anche Prodromos fosse da scartare. Giriamo l’angolo ed incappiamo in una casetta alquanto buffa, aveva due finestre e ben tre porte di ingresso ed era posta esattamente sulla curva da cui si poteva ammirare la bellissima chiesa di Agia Analipsi ovvero la chiesetta più conoscita del villaggio. Notiamo un cartello giallo appeso sulla porta con numero di telefono e nome del proprietario, un certo signor Giannis. Stella con la sua naturale spontaneità inizia a pronunciare ad alta voce “kirie Gianni, kirie Gianni” ovvero signor Giannis, e proprio da dietro alla chiesetta sentiamo rispondere al suo richiamo; sono bastate due chiacchiere, capiamo che la casa è in vendita dal giorno precedente ed in men che non si dica ci ritroviamo all’interno di questa strana casetta rurale illuminata solo dalle pile di alcuni abitanti del villaggio che erano subito venuti in soccorso del signor Giannis. La casa pur essendo piena di mobili, botti per conservare il vino e sedie ci convince; chiediamo di aprire un’altra porta, scendiamo due scalini e ci ritroviamo in un antico torchio per fare il vino e dal quale si passa poi all’esterno in quello che oggi è il nostro giardino. La visita si conclude con una stretta di mano, ci vengono ancora i brividi quando ci pensiamo, e ci diamo appuntamento alla mattina dopo, alle 8 proprio poche ore prima della nostra partenza. Con la chiara luce del mattino la casetta dalle cento porte, come scherzosamente la chiamiamo, ci entra definitivamente nel cuore; inizia così la lunga strada che ci porta all’acquisto effettivo della proprietà che avviene nell’ottobre del 2018. Due anni per la ristrutturazione ci sono voluti (uno perso ad attendere permessi e ritardi) ma alla fine nel luglio 2020 la nostra bella casetta greca era pronta per essere abitata! Durante i lavori di ristrutturazione abbiamo studiato la casa per far sì che potesse avere anche due stanze da affittare, l’attuale Sweetparos.


Matteo Beltrama Portrait and Wedding Photographer Paros & Greek Island Ph: +30 6944153029 www.marrygreece.com

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