"Apokries", "astinenza dalla carne".
In Grecia questa celebrazione ha origini antichissime, risale al rito pagano del culto di Dioniso, la divinità dell'ebbrezza e della disinibizione., Il Carnevale greco precede la Quaresima e la Pasqua ortodoss

a, e quindi non ha un giorno specifico, ma si prende come riferimeto "Triodion", l'ultima domenica prima della Quaresima .La celebrazione più famosa, oltre a quella ad Atene, è il Carnevale di Patrasso, ma ci sono altre località interessanti per i caratteristici festeggiamenti.
Patrasso
Il Carnevale di Patrasso dura tre settimane tra balli canti, sfilate di carri. Sono tanti eventi uniti per un unico scopo ….festeggiare! E’ ritenuto il piu’ importante della Grecia. Il travestimento tipico è il Domino Nero, una maschera che trae le sue origini dal Carnevale Veneziano: un mantello molto ampio dotato di cappuccio. La sera del venerdì grasso c'è il gran ballo del teatro municipale.
Le donne si recano da sole vestite con guanti lunghi di seta nera, mentre ad attenderle ci sono gli uomini in tradizionali tuxedo. Ma l'evento più celebre del Carnevale di Patrasso è la battaglia di cioccolato. Delle graziose ragazze gettano dai carri petali di cioccolato ai passanti.
Carnevale di Atene
Nella capitale della Grecia la festa di Carnevale ha un tema centrale: il matrimonio. Si organizzano tra i giovani dei cortei nuziali con marito, moglie e parenti, ai quali si aggiungono due figure fondamentali: il diavolo e l'uomo della cenere. Quest'ultimo serve infatti a sancire la salda unione gettando manciate di cenere a protezione dell'amore tra gli sposi. Non può mancare il cibo ad una buona festa e nel caso del Carnevale "matrimoniale" di Atene il protagonista è un dolcetto al latte chiamato "galactobureko", in linea con la tradizione ortodossa secondo la quale durante l'ultima settimana del Carnevale, ossia quella che precede la preparazione alla Pasqua, detta "Tirinì" (settimana del formaggio), dove sono banditi dalle tavole la carne e il pesce.
Ragutsaria di Kastoria
Dal giorno di Capodanno fino all'Epifania la città di Kastoria ospita la "Ragutsaria", parola che deriva dal greco "rogo", ossia "chiedo", che allude al fatto che secondo la tradizione gli abitanti locali girano di casa in casa chiedendo del vino. Ogni quartiere della città forma un gruppo e sfila per le strade: chiunque offra del vino ha la possibilità di unirsi, finché tutti i gruppi si riuniscono in Piazza Doltso e attendono il nuovo anno ballando fino all'alba, al ritmo di musica tradizionale suonata da bande di ottoni.
I gheri e le koreles di Sciro
Nell'arcipelago delle Sporadi Settentrionali nell’isola di Skyros si festeggia un carnevale particolarmente folkloristico e spettacolare. Gli uomini si travestono da "gheri" ossia"vecchi", con mantelli neri con cappuccio fatti con pelle di capra e vistosi campanacci, che al ritmo dei balli creano un suono molto caratteristico, mentre le donne si travestono da "koreles" ossia "giovani donne" con il tipico vestito bianco del posto, tutto accompagnato da balli e canti.
Naxos
A Naxos il carnevale si festeggia con tanti eventi!
Il mito di Arianna a Naxos e la cattura di Dioniso.
Il mito si mescola con la storia al tempio di Apollo, con la ricostruzione dell’arrivo di Teseo e Arianna, il suo matrimonio con Dioniso e la cattura del dio da parte dei pirati. Satiri e baccanti accompagnano questa iniziazione all’adorazione del dio mitologico.
Parata delle Torce. Lenzuola bianche, volti dipinti di bianco e nero, torce, il suono dei timpani e grida umane costituiscono gli elementi della parata. Tutti possono unirsi e prendere parte alla parata .
Dopo la parata la festa continua nella piazza di Mandilaras, accompagnata dalla musica di strumenti tradizionali.
La Grande Parata si svolge sulla Chora .Gruppi e carri allegorici sfilano davanti agli spettatori lungo la spiaggia. Altri eventi si svolgeranno neivillaggi di Agersani e Vivlos, con sfilate di gruppi di danzatori in costume, ricoperti di nastri colorati (“Kordelatoi”).
Nel villaggio di Apeiranthos, a partire dal pomeriggio, sfilano i “Koudounatoi”, in costume tradizionale e carichi di campanacci, assordando il villaggio per dare il benvenuto alla primavera e per scacciare gli spiriti malvagi
Poi inizia la Quaresima.
Nel villaggio di Filoti si celebra l’inizio della Quaresima con piatti tipici e il pane tradizionale “lagana”, accompagnati da musica tradizionale e dal suono dei campanacci.
Naoussa

Nella cittadina macedone di Naoussa avviene una celebrazione carnevalesca atipica, in nome non della sfrenata euforia ma come rito di iniziazione alla guerra e all'amore, a celebrare valori quali libertà e indipendenza. La festa "Janissari e Boules" si svolge la prima domenica del Carnevale. Solo uomini giovani e non sposati possono partecipare e nei tempi antichi, era una responsabilità molto nobile e importante. Indossano maschere di cera sul volto e monete d'argento sul petto La festa è celebrata mangiando un piatti tradizionali come torte, dolci in padella, e naturalmente vino a fiumi!, vino in memoria delle vittime della guerra contro i turchi, interpretando i liberatori con maschere di cera sul volto e monete d'argento sul petto.
Rethimno
Dal 1914 si celebra un Carnevale all'insegna dell'umorismo e dell'atmosfera di un'epoca passata nella cittadina di Rethimno, con eventi sempre diversi per celebrare "Sua Maestà, il Re di Carnevale" con balli, canzoni e tradizioni locali. Si aggiungono poi ad essi cacce al tesoro, manifestazioni musicali con influenze rinascimentali come la Cantada .
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